Sospesa su una rupe di tufo, Civita di Bagnoregio è un borgo uscito direttamente da una fiaba. Conosciuta come “la città che muore” perché, nel corso dei secoli, diverse frane ne hanno eroso la base, rendendo la sua esistenza sempre più precaria. Presto o tardi non ci sarà più…
Ma Civita non si arrende!
Anzi, la sua bellezza fragile e malinconica la rende ancora più speciale.
Ed è così che 𝘀𝗳𝗶𝗱𝗮 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼, accogliendo i turisti tra le sue strette vie fiorite, i palazzi in tufo ed una vista mozzafiato sulla valle🌄
Per accedere alla città è necessario un ticket di 5€.
Vengono organizzati vari tour privati, molti dei quali con degustazione di vini, ma se siete persone a cui piace andare “all’avventura”, vi consigliamo la nostra top 3:
1. Il Giardino del Poeta: un posto incantato, dove passeggiare nel verde respirando un’aria di poesia, ed un panorama decisamente da non perdere. (Per entrare è obbligatorio comprare un prodotto locale o lasciare una donazione spontanea).
2. Il Museo Antica Civitas: realizzato all’interno di una grotta, che è tutto ciò che resta di una tomba etrusca. Negli anni ’30 veniva usata come alloggio da contadini, quindi sono esposti tutti gli strumenti della vita contadina nel tempo. È un’immersione in due epoche storie completamente diverse e lontanissime. (Entrata 1 euro)
3. Il Museo Geologico e delle Frane: un museo con stanze interattive, indispensabile per capire davvero Civita e ciò che la rende speciale! (Entrata 3 euro).à
*Curiosità*: perché questo nome? Secondo la leggenda, il nome “Bagnoregio” le fu dato dal re longobardo Desiderio. Egli aveva una malattia mortale, che scomparve solo dopo essersi immerso nelle acque termali del borgo! È questa situazione, chiamata “balneum regis”, a fornire al re il nome che conosciamo oggi.
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